martedì 21 maggio 2013

BE ORIGINAL 4 - Quelli in cui crediamo. I progettisti: EDOARDO PITTON


Non tutti i designer stanno a Milano! Noi ne abbiamo uno proprio qui, a Pordenone, in Corso Vittorio Emanuele: lo potete trovare in...UNOSTUDIOX, insieme ad altri giovani creativi che si occupano di grafica, web, multimedia ed interior design. Edoardo Pitton ha disegnato tra gli altri, un oggetto che anche noi proponiamo ormai da anni in negozio, ROLLER, prodotto da Zani&Zani ed esposto anche alla Triennale di Milano: un ingegnoso piatto girevole in versione metropolitana, dotato di ruote da pattini in linea e vassoio in acciaio, prodotto in diversi colori e dimensioni.


Diplomato all'Istituto Europeo di Design di Torino in Transportation Design  nel 1998, Edoardo nasce come designer di auto e moto (ha lavorato presso i Centri Stile di Alfa Romeo e Lancia e, da freelance, per Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi), unendo questa attività a quella della progettazione di dispositivi tecnologici come internet-key, e-book readers o Elis@, lampada a led che permette la connettività wi-fi prodotta da Onda Communication, oltre che a quella di oggetti di tutti i tipi: dalle forbici da parrucchiere, alle piattaforme elevatrici, passando per i pianofortia coda, le stufe a pellet e le vasche idromassaggio.


Ha partecipato a vari concorsi di design ottendo premi e riconoscimenti internazionali per i suoi progetti, come per la sedia TEMALIBERO, presentata al Salone del Mobile di Milano nel 2010, e per ANGRY GOOSE (Millenium Yacht Design Award 2013), un'avvenieristica barca a vela,  che esprime tutta la sua passione per il mare e per i mezzi di trasporto "a vento". 





Ci piace perché é un designer "tecnologico" fantasioso ed ironico, come nel progetto per lo stendino ECCHECCACTUS


con il valore aggiunto di essere uno della città e a noi piace vedere quello che il territorio offre, che é sempre molto di più di ciò che ci si aspetta!
E poi é un'amico di vecchia data...
L'abbiamo contattato per avere una visione di BE ORIGINAL dal punto di vista di un progettista. 

Ecco le risposte di Edoardo al nostro questionario:

Nome e Cognome
Edoardo Pitton

Attività
Industrial designer

Luogo
Pordenone


1 - COME NASCE UN TUO PRODOTTO?
In molti modi diversi.
Sono un'industrial designer... perciò assai poco poeticamente nella maggior parte dei casi (nei quali il briefing arriva prima dell'idea): il cliente espone le sue esigenze, il target, i limiti tecnici ed i costi di produzione da rispettare. Questo capita soprattutto quando si lavora per la produzione di massa in settori industriali dove il design non è l'aspetto più importante del prodotto. In questi casi, oltre alla "forma" cerco di trovare nuovi aspetti funzionali, semplificazioni di utilizzo, di migliorare l'ergonomia e di trovare le migliori tecnologie produttive. Sono proprio questi "paletti" che rendono ogni progetto una sfida interessante, in particolar modo quando si lavora in settori nuovi, dove è possibile portare l'innovazione e la contaminazione data dall'esperienza  personale maturata negli ambiti di prodotto più disparati.
Altro discorso vale per i progetti nati senza committente: spesso derivano dall'intuizione di un nuovo bisogno da soddisfare, dallo stimolo dato da un materiale innovativo, da un gioco di parole, da un particolare che si presta a utilizzi diversi da quelli per cui è nato, o dalle passioni personali. Questi sono di solito più quelli più "emozionali" ed innovativi.

2 - PERCHE', A VOLTE, UN ORIGINALE COSTA COSì TANTO?
 Perchè il prezzo finale comprende, oltre agli investimenti fatti per produrre e vendere un oggetto, tutto il lavoro di ricerca e sviluppo che sta a monte di quest'ultimo: chi copia questo costo non l'ha sostenuto perchè ha rubato il lavoro di qualcun'altro, perciò può permettersi un prezzo inferiore!

3 - CHE COSA VUOL DIRE "BE ORIGINAL" PER TE NEL MONDO DEL DESIGN? CHE VALORE HA SECONDO TE?
 Creare qualcosa che prima non c'era, non tanto nell'aspetto estetico, ma quanto nell'innovazione, nell'utilizzo, nella funzione, nell'attenzione all'impatto sull'ambiente: il designer non fa arte fine a se stessa, progetta beni che hanno delle funzioni e contribuiscono a migliorare la qualità della vita delle persone.
Il buon design è fatto per essere usato, non solo guardato!

4 - COSA SI PUò FARE PER FAR COMPRENDERE IL LAVORO CHE STA DIETRO AD UN OGGETTO DI DESIGN ORIGINALE? 

Spiegarlo a chi non ha la sensibilità per capirlo da solo!
... poi sta alla coscienza individuale decidere come comportarsi: è esttamente come guardare un film al cinema o acquistare un brano musicale anzichè scaricarli. Bisogna decidere se dare un valore economico alla proprietà intellettuale ed al lavoro degli altri, o fregarsene e badare solo al prezzo.


A presto!

Emanuela+Sonia+Sara




martedì 14 maggio 2013

BE ORIGINAL 3 - Quelli in cui crediamo. Le collaborazioni: SARA FLORIAN e BRUNO de BLASIO




Ogni tanto il nostro spazio si trasforma in uno spazio dedicato a chi ha nuove idee, per presentarle, per parlarne, per vedere e toccare le produzioni di un artigianato di design tutto autoctono che ha molto da offrire e che ci sorprende sempre.
Il 25 Maggio 2012 abbiamo presentao i lavori "luminosi" di un'architetto pordenonese, Sara Florian, insegnante in pensione, creativa e dalla spiccata manualità. Insieme al marito, Bruno de Blasio, architetto e insegnante lui stesso, hanno fondato un gruppo creativo, il  GRAB GROUP dedicato ai giovani e alle loro nuove idee in campo di design e architettura.
Infatti, poco tempo dopo la presentazione dei lavori di Sara abbiamo dedicato per un sabato lo spazio del nostro negozio ai lavori di Giacomo Sanquerin e alle sue stampe in 3D, piccole produzioni che proponiamo tutt'ora in negozio sottoforma di biggiotteria di design.
Ecco tutto il racconto di quella giornata dalla nostra pagina facebook: WE ARE MAKERS - BY GRAB GROUP

Ecco le foto dell'incontro con Sara Florian e le sue lampade...




























Bruno de Blasio crea, invece, oggetti che sono al limite tra l'oggetto d'arte e l'oggetto di design, tra il modellino di architettura e il contenitore da tavolo, con anche qualche aggiunta di luce da parte di sua moglie Sara.

Ci piacciono perché guardano alle nuove generazioni, non hanno dimenticato la passione per il progetto, la creazione e la manualità, sempre con entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.



 


Abbiamo voluto un fare un piccolo questionario rivolto a tutti coloro che abbiamo coinvolto in questo nostro progetto. Volevamo capire il loro punto di vista sull'argomento, un punto di vista di chi con il design, la creatività e la difficoltà della produzione ci (con)vive e ci lavora.
Ecco le risposte di sara Florian e Bruno de Blasio, che ringraziamo.



BE ORIGINAL – by ELLE DèCOR
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TUTTI QUELLI CHE CREDONO NEL VALORE DEL PRODOTTO ORIGINALE


Nome e Cognome     SARA  FLORIAN
Attività      ARCHITETTO libero professionista
Luogo   PORDENONE

1 - COME NASCE UN TUO PRODOTTO?
Le mie creazioni "luminose" sono il frutto di una serie di eventi: sono un architetto che si interessa di progettazione ecosostenibile, e  da  sempre rispettosa  della natura  e di scelte precise anche  nello stile di vita,  ma hanno principalmente un obiettivo: cercare effetti di luce attraverso trame costruite, materiali più o meno compatti, il tutto aiutato da lampade a basso consumo energetico, quindi la possibilità di usare materiali plastici evitando problemi di surriscaldamento dei materiali stessi. I pezzi creati, sono stati preceduti da una serie di disegni per studiarne le dimensioni,proporzioni, assemblaggi.
Negli ultimi tempi mi sono particolarmente interessata del riciclo e riuso dei  materiali. Da questa ricerca, dalla volontà  di "usare" le mani e  la mia creatività,  è nato  questo progetto, anche  un po' per gioco.      Ho  iniziato a  sperimentare  trame  più o  meno colorate, con inseriti di materiali diversi, soprattutto per capire quali effetti luminosi ne scaturivano.  Che cosa intendo per materiali diversi: sacchetti  di plastica per la spesa, sacchetti per la raccolta rifiuti, ce  ne sono di coloratissimi, ridotti  in fettuccia e    uniti spesso con fili di scubidu, il tutto intrecciato all'uncinetto.  Per gli assemblaggi dei vari elementi ho  trovato interessante  l’uso l'uso dei lacci da elettricista,  sia lasciati interi, che come mezzi, per agganciare la trama a cerchi , bastoncini, ciotole, frisbee, piccoli vassoi, corde nautiche, sottovasi, imbuti e comporre così la struttura interna.
Per aumentare gli effetti luminosi, nei mercatini ho acquistato resti in vetro sfaccettato di vecchi lampadari.     In alcuni elementi, per  poterli sospendere a soffitto,  ho  usato cavetti di  acciaio e  morsetti  per i freni  della bicicletta, anelli  di acciaio,  bastoncini e listelli di legno. La mia ricerca, dopo questa prima esperienza, continua con materiali diversi: creo delle “campane” più o meno piccole, in lana che tratto ad alta gradazione in lavatrice. Alcune vengono immerse in pigmenti colorati per diversificare la luce.

2 - PERCHE', A VOLTE, UN ORIGINALE COSTA COSI’ TANTO?
Alla base di un prodotto di design, ci sono dei processi molto lunghi di progettazione, sperimentazione, prototipazione. Quindi un prodotto studiato nei particolari che viene successivamente realizzato con materiali di pregio da “artigiani” che li producono in una serie limitata.

3 - CHE COSA VUOL DIRE "BE ORIGINAL" PER TE NEL MONDO DEL DESIGN? CHE VALORE HA SECONDO TE?
“Be original” per me significa guardare, possedere un oggetto, più o meno grande, che è frutto di una ricerca non solo relativamente ai materiali e alle forme, ma che presta attenzione anche alla vita quotidiana alla modernità contemporanea al momento dell’ideazione. I pezzi di vero design, rimangono nel tempo, come opere d’arte, l’originale mantiene il suo fascino e sei fiero di possederlo, di esibirlo.

4 - COSA SI PUO’ FARE PER FAR COMPRENDERE IL LAVORO CHE STA DIETRO AD UN OGGETTO  DI  DESIGN ORIGINALE? 
 Conoscere i processi di lavorazione, comprenderne la complessità intellettuale e manuale.

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 Nome e Cognome     Bruno De Blasio

Attività      Architetto????

Luogo  Pordenone 
1 - COME NASCE UN TUO PRODOTTO?Principalmente da un'idea che poi diventa un segno, un segno più definito, un disegno, un modellino  
2 - PERCHE', A VOLTE, UN ORIGINALE COSTA COSì TANTO? Per i materiali impiegati, i dettagli tecnici a volte complessi, il tempo di produzione
 3 - CHE COSA VUOL DIRE "BE ORIGINAL" PER TE NEL MONDO DEL DESIGN? CHE VALORE HA SECONDO TE? Ora come ora non far parte del cimitero degli star designers 
4 - COSA SI PUò FARE PER FAR COMPRENDERE IL LAVORO CHE STA DIETRO AD UN OGGETTO DI DESIGN ORIGINALE?  Lavorare con gli artigiani         


A presto!

Emanuela+Sonia+Sara 

sabato 4 maggio 2013

BE ORIGINAL 2 - Quelli in cui noi crediamo: KNIndustrie



Marchio bresciano di pentole, taglieri, posate ecc..
In tempi di crisi hanno lanciato la sfida del rinnovamento e delle nuove idee, della ricerca, unici elementi che possano permettere a chi ne ha le capacità, di progredire in questo periodo.
Hanno puntato su un tipo di cucina dinamica, salvaspazio, trasformabile e versatile, con elementi impilabili, sovrapponibili, utilizzabili in più modi diversi, ma sempre con prestazioni e design di grandissima qualità.
Pentole che diventano ciotole, coperchi che diventano taglieri e taglieri che diventano elementi decorativi.
Noi ci crediamo perché sono riusciti ad abbinare design, innovazione, qualità e un giusto prezzo, ad un prodotto quotidiano necessario come la pentola antiaderente.


Pentole che diventano ciotole, teglie e piatti a servire: basta togliere il manico
Cucinare GLOCAL: 
la piastra di sale scaldata in forno ed utilizzata come griglia di cottura, ripercorre la tradizione della cucina himalayana per un modo di cucinare semplice ma ricco delle innumerevoli proprietà benifiche di questo materiale. 


Manu+Sonia+Sara

Ecco come ha risposto Francesco Zani, titolare del marchio KNIndustrie, al nostro piccolo questionario BE-ORIGINAL, decidendo di condensare il tutto in un'unica risposta.

"Il tema che proponete è in sostanza la sintesi del processo tipico di un'azienda che ha nei confronti del prodotto un approccio "creativo".
-L'aspetto più importante è quello di riuscire a creare in azienda una cultura orientata a sviluppare un sistema di lavoro ad alto tasso creativo e di conseguenza potenziare le strutture e gli investimenti dedicati alla ricerca e sviluppo: qui sta la vera differenza e naturalmente questo è un primo aspetto che impatta anche sui costi del prodotto.
-L'altro aspetto importante è il lavoro che l'azienda deve fare sul fronte della comunicazione. Questo significa formare una rete vendita in grado di gestire prodotti connotati da un alto tasso creativo, gestire in modo molto attento cataloghi, fiere e qualsiasi aspetto legato alla comunicazione , attingendo a professionalità di rilievo.
-Se tutto questo processo viene gestito correttamente tutte le espressioni dell'azienda sono estremamente connotate e "originali".

Penso sia chiaro come tutti questi processi possano incidere sui costi di un prodotto : 
l'azienda che copia si trova un lavoro già fatto, sfrutta sforzi e investimenti di altri ...... facile no?"